La fattoria si allarga: presto la pet therapy

Nuovi arrivi nella fattoria di Via Runcis! Oltre al pollaio, da tempo attivo nella produzione di uova per gli abitanti della Comunità (e anche per qualche acquirente), si sono aggiunte nel mese di Maggio due ochette, Achille e Penelope, l’anatra muta Johnny, e le tanto attese asinelle, Dalia e Iris, che una volta conclusa la fase di ambientazione e di conoscenza saranno gradualmente impiegate nelle attività di pet therapy.  Attività che consentiranno di portare a pieno regime il più ampio progetto di Ortoattivo, nato per offrire spazi e contesti di sperimentazione e di socializzazione tra persone con fragilità e non, con l’obiettivo comune di promuovere la “vita buona”, il benessere psico-fisico della persona, e l’espressione di risorse individuali.

Proseguono intanto anche le attività degli orti esterni, pur condizionate da una stagione sfavorevole per la semina perché molto piovosa e segnata da importanti sbalzi di temperatura. Tra gli ortaggi germogliati troviamo i cavoli cappucci, i carciofi, le zucchine, i pomodori, i cetrioli. Come frutta, invece, le fragole. Diverse anche le piante aromatiche cresciute: la salvia (di diverse varietà), il rosmarino, la menta, il timo, l’aneto e la lavanda. Sbocciati anche i girasoli.

I partecipanti ai progetti degli orti sono stati impegnati in numerosi compiti: accanto a quelli abituali di cura e manutenzione (compiti “fissi” di Angelo, Fabio, Helen e Dolores), se ne sono aggiunti altri, che hanno coinvolto persone sia interne sia esterne alla Comunità.  Gli anziani del Centro Alzhaimer di Casarsa, ad esempio, hanno svolto le attività di semina su orto sollevato in serra, mentre il gruppo delle signore del centro diurno ha realizzato le tabelle in legno pirografate riportanti i nomi delle piante presenti, oltre che una bellissima casetta per gli insetti utili. Sul piano della trasformazione dei prodotti, sono stati preparati i cappucci in agrodolce e il dado vegetale, oltre all’abituale lavorazione delle verdure ad uso della Comunità.

Ortoattivo e Laluna hanno aderito il 19 Maggio alla manifestazione “Giardini aperti” che, nonostante un meteo sfavorevole, ha saputo attrarre qualche curioso. Nella sala polifunzionale è stato possibile ammirare l’esposizione dei bonsai del volontario Silvano Zadro; allestita anche una mostra d’arte a tema floreale dell’artista e “vicina di casa” Nada Moretto. La fattoria e gli orti fioriti sono stati in quell’occasione aperti ai visitatori.

Articolo a cura di Elena Antonel e Lucia Mancini

Si lavoro al frutteto in attesa dell’autunno

Continuano le attività di manutenzione al Canedo, il terreno donato

Progetto OrtoAttivo – Canedo “Loreto Eramo”

all’Associazione Laluna dalla famiglia Eramo e sottoposto negli ultimi mesi a un’accurata opera di cura e rivalorizzazione, nello spirito del progetto OrtoAttivo, che si fa promotore di una forma di benessere basata sulla cura del verde e sul perseguimento di uno stile di vita all’aria aperta, in condivisione con altre persone e in sinergia con la natura.

Il lavoro svolto da operatori e volontari nell’ultimo periodo ha riguardato una scrupolosa cura degli alberi da frutta, che ha favorito le fioriture nonostante le numerose precipitazioni primaverili, e che ha così permesso l’individuazione delle varietà di alberi presenti (meli, peri, fichi, piante da vite e – pur se compromessi delle piogge – anche peschi e ciliegi).

Periodicamente vengono sostituite le trappole ecologiche per insetti, costruite artigianalmente dagli abitanti di Cjasaluna e rivelatesi preziose alleate nella cattura di mosche e calabroni. Prosegue inoltre la rimozione dei rovi e degli alberi secchi.

Ci si prepara così alla futura implementazione del frutteto prevista per il prossimo autunno, momento in cui verranno posate nuove varietà di alberi: sono stati scelti in particolare il Sambuco e il Prugno, per la loro natura robusta e selvatica che non necessita di trattamenti fitosanitari integrativi. L’idea è quella di sposare – come avviene per gli orti – una cultura del biologico e del rispetto per le colture autoctone, al fine di creare uno spazio armonioso che consenta di godere non solo dei frutti ma anche della piacevolezza estetica di un’area verde che si presta alla condivisione e al relax in un ambiente naturale. Un aspetto che, peraltro, è già stato testato! Si è infatti da poco tenuta, proprio nel frutteto, una grigliata tra i volontari: un momento di condivisione scelto per stare insieme e per fermarsi a godere dei risultati di un lavoro duro ma sano e appagante, in un’atmosfera quasi d’altri tempi. Il ruolo del volontariato ha in questo senso un valore prezioso: il valore del tempo speso per un’idea comune, della fatica e dell’impegno personali messi a disposizione di un gruppo e di una comunità, del ritrovarsi e del collaborare per un obiettivo condiviso che non nasce da un bisogno individuale ma sposa valori al di sopra dell’individuo. Grazie a Luciano, Silvano, Nevio, Evelino e Stefano – il “cuore” del Canedo – sarà presto possibile fare del frutteto sempre più un punto di riferimento per questo genere di iniziative.

In vista dell’inaugurazione ufficiale sono state donate da Federico Biasutti e Alberto Di Gianantonio delle insegne decorative, pensate per abbellire lo spazio e per informare sulle attività svolte.

Articolo di Elena Antonel

Pubblicato anche sul n.3/18 di “Oltre l’Ostacolo”